L’importanza delle linee, spazio e dimensione nell’interpretazione del disegno infantile

Dopo aver analizzato il significato dell’utilizzo dei colori nel disegno infantile, passiamo ad analizzare il significato della gestione “geometrica” del disegno da parte dei bambini. Nel dettaglio esamineremo: linee, spazio e dimensione dei disegni.

La linea

La Linea nell’economia del disegno rappresenta un’importante fattore espressivo sul piano emotivo del bambino. Ma quali sono i fattori che incidono sul tratto delle linee nell’interpretazione? Prima di tutto l’intensità del tratto. Essa è indicativa dell’energia vitale del soggetto. Una linea dal tratto molto nutrita indica alto livello energetico. Tale caratteristica è più frequente nei maschi in età evolutiva. Al contrario una pressione leggera è indice di insicurezza, di inibizione. I tratti spezzati a punta ed esasperati sono indice di aggressività. Al contrario tratti arrotondati sono indice di rilassamento e serenità. L’eccessiva ombreggiatura e annerimento dei tratti, infine, può essere indice di ansia e di aggressività non gestita a dovere.

Lo spazio

La distribuzione del disegno e la gestione dello spazio nel disegno infantile, ha un forte valore simbolico nell’interpretazione generale del disegno. Esso è indicativo delle relazioni del bambino rispetto l’ambiente che lo circonda. Un primo principio generale ci dice che un disegno ben distribuito sul foglio è indice di serenità e di ottima canalizzazione delle proprie tensioni da parte del bambino. Lo spazio, come nell’interpretazione della scrittura in grafologia, può essere catalogato secondo lo schema del “simbolismo dello spazio grafico” di Max Pulver (Psicologo svizzero) il quale divide il foglio, rappresentante il “piano della realtà” in quattro parti: zona inferiore, zona superiore, zona sinistra e zona destra.


La zona inferiore è la zona degli istinti primordiali. Rappresenta la parte più istintiva dell’essere vivente in generale. Un disegno che si colloca in maniera preponderante in questa parte del foglio potrebbe indicare un facile abbandono alla tristezza, all’abbattimento da parte del bambino.

La zona superiore rappresenta la zona dell’espansione dove predomina l’immaginazione e la fantasia. In età adolescenziale è il luogo dell’immaginazione, dei sognatori , degli idealisti. In genere nei primi anni dell’infanzia questa parte del foglio è quella preferita dal bambino in quanto la realtà che lo circonda stimola in maniera abnorme la sua immaginazione.

La zona sinistra è quella del passato. In genere è preferita da bambini che tendono a regredire e a legarsi in maniera eccessiva all’infanzia e ai suoi genitori.

La zona destra rappresenta la proiezione del bambino verso il futuro. Questa zona del foglio è indice di una forte propensione da parte del soggetto ad affrontare in maniera ottimista le difficili fasi della crescita

Infine l’uso di una ristretta parte del foglio rispetto al tutto è sinonimo di forte insicurezza ed è tipico di bambini fortemente emotivi.

La dimensione del disegno

Nel valutare la dimensione del disegno bisogna considerare lo spazio occupato dalle figure in stretta relazione con la misura del foglio. I bambini molto piccoli tendono a disegnare le persone o gli oggetti che sono per loro più importanti sul piano emotivo di dimensioni maggiori rispetto gli altri soggetti o oggetti presenti nel disegno. In questa fase dell’infanzia il bambino valuta le persone secondo il significato occupato nella sua scala di valori a discapito della loro dimensione reale. La completa acquisizione del senso delle misure e della dimensione avverrà progressivamente seguendo le fasi della crescita. La dimensione del disegno, insieme ad altri indicatori, è un ottimo strumento per determinare il livello evolutivo del bambino rispetto le fasi della crescita. E’ fondamentale, in chiusura, sottolineare che il disegno va analizzato nel suo aspetto globale in rapporto agli elementi presenti in esso.