Il mistero della Sindone

La Sindone (dal greco sindòn, lenzuolo) è un panno di lino lungo  4, 42 metri  e alto 1, 13  e vi è impressa la doppia immagine di un uomo di fronte e di schiena. Non si sa come si sia prodotta la traccia rossastra, che è sangue umano, ma è certo che non può essere stata dipinta. Molti studiosi cercano di capire meglio questo oggetto particolare esaminando il  telo (lino tessuto a spina di pesce, come i lenzuoli preziosi della Palestina antica) attraverso strumenti moderni: la fotografia (che ingrandisce le tracce anche più piccole permettendo di notare, ad esempio, il disegno di una moneta romana impresso su una palpebra) o il computer (che ricostruisce il probabile volto di quell’uomo).
Il telo si trova nel Duomo di Torino e viene esposto al pubblico solo in eccezionali occasioni. L’ultima ostensione (dal latino ostendere, “mostrare”) è avvenuta nel giugno del 2015.

 

Immagine interattiva della Sindone

 

 

 Il Mandylion e la Sindone

Nella città di Urfa in Turchia, l’antica Edessa, nei primi secoli del cristianesimo secondo la tradizione sarebbe apparso il Mandylion, un misterioso lino con impresso il volto di Gesù. 
Si narra che il re di Edessa, Abgar,  malato, aveva scritto a Gesù di venire a guarirlo; Gesù non andò, ma aveva lasciato che l’inviato del re, Anania, dipingesse un suo ritratto e lo riportasse al sovrano. Anania non riuscì a ritrarre Gesù, che gli diede un telo (sindon)  detto tetradiplon cioè ripiegato quattro volte,  su cui si era asciugato il volto e aveva impresso la sua immagine. Quel panno, chiamato sindon o mandylion, con la straordinaria immagine acheropita (cioè “non fatta da mani d’uomo”), fu portato al re, che lo venerò e fu guarito dalla sua malattia. Allora Abgar fece fissare l’immagine sopra una tavola ornata d’oro.

Alcuni studiosi affermano che Mandylion e Sindone potrebbero essere la stessa cosa, ma non ci sono prove.

 

 

 

Il lungo viaggio della Sindone nei secoli

 

Il dott. Di Lazzaro, fisico e ricercatore all’ENEA di Frascati, al programma Geo Scienza, mostra gli studi sulla Sindone

 

A Bologna il calco della Sacra Sindone,
opera unica di Luigi E. Mattei

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