Alla scoperta di Gesù

Presentazione multimediale sulla vita di Gesù

Gesù di Nazareth


La storia della vita di Gesù è la più famosa del mondo. Da lui prende origine il Cristianesimo basato sui suoi insegnamenti, riportati nei Vangeli, nelle lettere di San Paolo e nel libro degli Atti degli Apostoli (scritti dagli anni 70 d.C.).
Per i cristiani, Gesù è il figlio di Dio nato dalla vergine Maria, il Messia atteso da Israele, morto e risorto tre giorni dopo la sua crocifissione. Cristo, il titolo che i cristiani attribuiscono a Gesù, deriva dal greco e significa “consacrato”. E’ lo stesso significato della parola Messia di origine ebraica.
Attualmente il cristianesimo è la religione più diffusa al mondo, presente in tutti i continenti.

 

 

La nascita
Joshua, nome ebraico di Gesù trascritto secondo il nostro alfabeto, nacque a Betlemme una città nella regione della Giudea, al tempo di re Erode (morto nel 4 a.C.). Quell’anno l’Imperatore Cesare Augusto ordinò un censimento per contare la popolazione del suo regno e ogni cittadino dovette tornare al luogo di origine per essere registrato. Anche Giuseppe, dalla città di Nazaret in Galilea, partì per farsi registrare insieme con la sua sposa Maria. Quest’ultima, secondo i Vangeli, portava in grembo un bambino concepito per opera dello Spirito Santo, cioè di Dio stesso.

La chiesa della Natività a Betlemme
Costruita nel 325 d. C., è la chiesa cristiana più antica ancora esistente.
L’accesso alla Basilica è reso difficile a causa di una piccola porta alta appena 120 cm, chiamata “Porta dell’umiltà”. Essa proibiva alle persone di entrarvi a cavallo.

Virtual tour Santuario Betlemme

 

La fuga in Egitto
Re Erode, venuto a conoscenza della nascita di un Messia, ordinò l’uccisione di tutti i bambini sotto i due anni di età. La famiglia di Nazareth, per proteggere Gesù, fuggì in Egitto dove restarono fino alla morte del Re.

Dall’infanzia alla predicazione

Il Nuovo Testamento non dice quasi niente della vita di Gesù da dopo la sua nascita fino a quando non si ritrova nel tempio di Gerusalemme all’età di dodici anni. Secondo la tradizione ebraica, a questa età, i ragazzi raggiungono la maturità religiosa attraverso il bar-mitzvà che tradotto significa “figlio del precetto”.

Il battesimo di Gesù
Gesù giunto all’età di trent’anni e prima di andare nel deserto a trascorrere quaranta giorni in perfetto digiuno, si recò alla riva del fiume Giordano per farsi battezzare da Giovanni Battista, suo cugino. Dopo aver ricevuto il battesimo Gesù iniziò la sua predicazione in Galilea.

Il 2 febbraio 2016, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (Unesco) ha ufficialmente riconosciuto il luogo in cui fu battezzato Gesù patrimonio dell’umanità.

 

Predicazione e miracoli
Dopo aver scelto i dodici seguaci, chiamati apostoli, Gesù si mise in viaggio verso la Galilea, predicando e operando guarigioni. Predicò in parabole, cioè attraverso racconti semplici che, racconta il Vangelo, insieme ai suoi insegnamenti e a i suoi miracoli attirarono folle immense.

Nonostante la sua popolarità, Gesù si creò molti nemici perché:
– si oppose a volte ai dottori della legge e ai capi del popolo, mettendo in discussione le loro idee e il loro potere.
– Compì miracoli di sabato, giorno sacro degli Ebrei.
– Perdonava i peccati in nome di Dio.
I Vangeli raccontano che i sommi sacerdoti – le ​​autorità religiose del tempo – cospirarono contro di lui anche perché si era proclamato “Figlio di Dio”.

Morte e Resurrezione
A Gerusalemme Gesù, con i suoi discepoli, celebrò la cena pasquale ebraica, ricordo della liberazione della schiavitù d’Egitto. Durante questo momento Gesù istituì il sacramento dell’Eucaristia, dando un nuovo significato alla condivisione del pane del vino.
I cristiani considerano Gesù il loro agnello pasquale, che perdona i loro peccati, e celebrano tale perdono con il pane e il vino.

In occasione dell’Eucarestia o comunione, i cristiani ricevono un’ostia a simboleggiare il pane e bevono vino da un calice, in memoria del sacrificio compiuto da Gesù.

Il Cenacolo
Il Cenacolo sul Monte Sion, a Gerusalemme, è tradizionalmente considerato il luogo in cui si svolse l’Ultima Cena. Secondo alcuni era costruito sul tetto di una casa, mentre per altri era la stanza più importante, riservata per le occasioni speciali.

Il Cenacolo di Leonardo da Vinci

L’Ultima cena di Leonardo da Vinci, realizzato tra il 1495 e il 1498, è il dipinto più famoso al mondo che rappresenta il momento più drammatico e significativo delle ultime ore di vita di Cristo descritte nel Vangelo.

Per approfondire:

 

 

Dopo l’ultima Cena, tradito da uno degli apostoli, Giuda, fu arrestato. Il consiglio supremo degli ebrei, il Sinedrio, lo condannò a morte per bestemmia. Gesù nel dichiararsi Figlio di Dio si faceva uguale a Lui e questo per la legge di Mosé era un peccato da condannare con la morte. Una pena confermata dal procuratore romano Ponzio Pilato.

Il Sinedrio

L’alta corte dei Giudei, che si riuniva a Gerusalemme, si chiamava Sinedrio. I suoi settanta membri erano sacerdoti di rango elevato e dottori della legge. Potevano giudicare tutti i casi, ma non avevano il potere di condannare a morte: per questo avevano bisogno della conferma del governatore romano, che all’epoca del processo contro Gesù era Ponzio Pilato.

Gesù Cristo fu crocifisso e sepolto in una tomba. Si narra che tre giorni dopo venne trovata vuota e che, in seguito, apparve agli apostoli che proclamarono la sua risurrezione, considerata dai cristiani principio e fondamento delle fede e celebrata nella Pasqua. I suoi discepoli videro anche la sua successiva ascensione al cielo, cioè il momento in cui secondo la dottrina cattolica Gesù Cristo è salito in cielo lasciando il mondo terreno.
La crocifissione
La crocifissione era, al tempo dell’Impero Romano, una forma molto crudele di esecuzione capitale.
La croce divenne il simbolo del Cristianesimo, i cui fedeli credono che Gesù sia morto per salvare gli uomini, facendosi carico dei loro peccati.

La Sindone di Torino
La Sindone di Torino è un telo color avorio lungo quasi 4 metri su cui è visibile impronta di un uomo crocifisso che porta segni di maltrattamenti e torture compatibili con quelli descritti nella Passione di Gesù.


Per approfondire:

 

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7 thoughts to “Alla scoperta di Gesù”

  1. Buona sera Irene, volevo fare i complimenti al suo sito veramente utile interessante. Sono insegnante di religione nella scuola primaria e mi piacerebbe sapere se è possibile condividere i suoi lavori con le mie classi. Grazie infinite.

  2. Complimenti Irene per il lavoro svolto in questo sito, molto interessante e ben fatto in tutti i suoi aspetti! Grazie per averlo voluto condividere.

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