Interpretazione e simbolismo dei colori nel disegno infantile

L’interpretazione dei colori nei disegni infantili rappresenta un ottimo strumento d’indagine per comprendere aspetti reconditi del carattere infantile. Nei primi anni di vita, come accade per il disegno, i bambini utilizzano i colori sotto la spinta di risposte esclusivamente emotive che nascono dagli stimoli della realtà esteriore a cui sono sottoposti.

Il gesto del colorare rappresenta nell’infanzia, quindi, un processo proiettivo nascente da situazioni emozionali e la combinazione dei vari colori, come la totale assenza di essi, risulta essere uno strumento indagatore per interpretare gli stati d’animo dei bambini.
Pertanto è da escludere che il bambino nella scelta dei colori per i propri prodotti grafici, possa compiere opera di discernimento che abbia un senso “realistico” in senso proprio.
Il colore è un mezzo educativo molto importante e offrire una corretta interpretazione del suo utilizzo ci permette di scoprire in particolare:
– Le potenzialità e attitudini innate del bambino;
– Aspetti del suo mondo emotivo e sociale in senso stretto;
– Scandagliare la sua struttura psicofisica.
Il colore all’interno del disegno diviene simbolo dietro il quale si nascondono significati arcaici, universali ed inconsci che diventano metafore al quale attribuiamo un valore psicologico e comportamentale. Basti pensare ad espressioni entrate nel nostro linguaggio d’uso comune tipo “ diventare bianco dalla paura” , “guardare un film giallo” oppure osservare applicazioni utilizzate nella comunicazione di massa su scala mondiale basate sull’utilizzo di internet, come whatsapp o facebook, che rappresentano spesso le proprie “emoticons” con colori esprimenti stati d’animo comuni.
Esempio di emoticons rappresentata con il color rosso esprimente rabbia

Nell’interpretazione dei colori bisogna sempre porre attenzione al contesto in cui essi si utilizzano. Ad esempio nelle religioni occidentali il rosso rappresenta le forze del male, il bianco la purezza e così via, il nero è associato al lutto e quindi alla morte. Al contrario nelle tribù africane il rosso rappresenta la virilità mentre il nero la gioia.
Ma quali sono le fasi dell’utilizzo dei colori nello sviluppo infantile? Nella prima fase della vita, tra i 3 e 5 anni, i bambini hanno un forte interesse quasi impulsivo per i colori e la scelta, come abbiamo già specificato, è dettata da spinte emotive . Più il bambino è piccolo e più sono forti le tonalità. In seguito diminuisce l’interesse per il colore e cresce quello per la forma. In questa fase il bambino mette in relazione dapprima il colore e gli oggetti che raffigura attraverso degli stereotipi ( i capelli sono sempre neri perché il padre ha i capelli neri; il cane è sempre marrone perché il proprio cane è di colore marrone) per poi, con l’avvento dell’età scolare, assimilare uno giusto utilizzo dei colori in rapporto alla realtà che diviene variegata.
Nell’interpretazione dell’utilizzo dei colori, il piccolo deve disporre di 8 colori principali: Giallo, Verde, blu, rosso, nero, viola , marrone, grigio. Nell’osservazione dell’utilizzo dei colori bisogna tener conto di alcuni fattori importanti come la dominanza del colore sul disegno e la sua disposizione. In generale si distingue tra:
– Colori primari. Sono colori che esistono in natura: giallo, rosso, blu. In genere tali colori sono quelli preferiti dai bambini in quanto suscitano in essi emozioni vissute in modo immediato ed istintivo.

– Colori secondari. Si ottengono mescolando tra loro due colori primari.

– Colori caldi. Sono il rosso, il giallo, l’arancione e le relative sfumature. Essi si associano per definizione a personalità estroverse, calde.

– Colori freddi. Sono il blu, gli azzurri e le varie sfumature e si associano in genere a personalità introverse e mitigate.

– I colori secondari che derivano da un colore caldo e uno freddo, come il verde o il viola, saranno considerati caldi o freddi in relazione alla diversa sfumatura e al diverso contesto evocato nel disegno.

– L’assenza di colore può rilevare un vuoto affettivo e talvolta una tendenza antisociale.

Gianluca Capra

Il significato dei colori nei disegni infantili:

i colori caldi

Come abbiamo visto nell’articolo precedente, nell’infanzia il gesto del colorare rappresenta un processo proiettivo che esprime stati emozionali del bambino.
Passiamo ora ad analizzare il significato dell’utilizzo dei vari colori nei disegni infantili. Il punto di partenza da cui far partire l’analisi è la, già accennata, distinzione tra colori caldi e colori freddi.

I colori caldi sono quelli che hanno una tendenza verso il rosso, il giallo e il loro intermedio l’arancione. Essi sono generalmente associati a stati d’animo indicanti passionalità, produttività, irruenza, emotività e gioia di vivere.

Il Rosso

Il bambino che utilizza spesso il colore rosso esprime la propria volontà istintiva di vivere la vita nella sua pienezza e il desiderio di vivere sensazione intense.  In genere ha la tendenza ad intraprendere numerose attività in maniera passionale ed energico peccando però, spesso, di forte impulsività  istintiva.

Il giallo

Il bambino che utilizza spesso il colore giallo ha una forte spinta ad uscire fuori dalla propria individualità  per avvicinarsi agli altri spesso anche in maniera invadente. In genere ha la tendenza ad aspettarsi situazioni che lo portino con gioia alla scoperta  del proprio futuro.  Molte volte questo aprirsi verso gli altri in maniera continua e indice di insicurezza e ricerca continua della propria autostima attraverso l’incontro con l’altro.

L’arancione

Il colore arancione in genere è scarsamente utilizzato nei disegni infantili. Quando viene utilizzato è indice di un forte amore per la vita e desiderio di portare a termine tutto ciò che inizia in un continuo sviluppo evolutivo della propria personalità.

Gianluca Capra

Il significato dei colori nei disegni infantili:

i colori freddi

Nell’articolo precedente abbiamo analizzato il significato dell’utilizzo dei colori caldi nei disegni infantili. Continuiamo con l’analisi dell’articolo precedente, spostando l’attenzione sull’utilizzo dei colori freddi.
I colori freddi sono quelli che si avvicinano al blu, azzurro e le varie sfumature. Essi in genere si associano a bambini con personalità calme, introverse o mitigate.

Il BLU

Il bambino che utilizza il colore blu denota una personalità che predilige ambienti calmi che facilitino rapporti liberi da tensioni. Il blu è il colore della serenità per eccellenza . Tale caratteristica lo porta, in nome del desiderio di calma, ad atteggiamenti esterni apparentemente introversi per evitare conflitti. Se all’interno di un disegno l’utilizzo del blu risulti preponderante rispetto gli altri colori, questo può denotare una predisposizione ad un forte autocontrollo.

L’azzurro


L’azzurro rientra in grosse linee nelle caratteristiche tipiche della categoria che abbiamo descritto in precedenza con il colore blu. La scelta dell’ azzurro indica, quindi, che il bambino che lo utilizza denota una personalità serena e paziente. La differenza rispetto all’utilizzo del colore blu, che non dimentichiamo è uno dei colori primari e quindi molto caratterizzante, è che in questo caso la calma o la serenità è dettata da una indecisione di fondo della mancata consapevolezza delle proprie capacità e tale situazione lo spinge, in qualche modo, nell’attesa, nella “non-azione”.

Il Viola

Il viola essendo la risultanza della mescolanza di due colori primari opposti, il rosso e il blu, è il colore dell’ambivalenza per eccellenza. Azione (Rosso) e non azione (blu) amplificano le caratteristiche tipiche della tensione contraddittoria. In genere è associato a personalità molto fantasiose e poco razionali.

Il Verde


Il verde rappresentando il colore tipico della natura che ci circonda è identificato come il colore dell’attaccamento alla vita. A livello psicologico il verde esprime la volontà, la crescita interiore, la tenacia ed in qualche maniera la resistenza ai cambiamenti. In genere è preferito da chi è in cerca di considerazione personale e frena le proprie emozioni.

Gianluca Capra