La civiltà egizia si sviluppa tra il 4000 e il 3300 a. C. lungo le rive del fiume Nilo (uno dei più lunghi del mondo). Erano un popolo politeista e adoravano divinità raffigurati con corpi umani (antropomorfi) e teste di animali (zoomorfi). Tra le divinità più importanti c’era Rha, il dio del sole nonchè creatore degli altri dei e degli uomini.
Altre divinità erano:
A partire dal V secolo a. C. i faraoni si proclamarono figli di Rha, quindi diretti discendenti del dio Sole.
Non solo il re era considerato un dio ma il suo nome era talmente sacro che non veniva pronunciato: per questo usavano la parola “faraone”, che significa “grande casa”.
I suoi sudditi potevano avvicinarsi a lui solo chinando il capo verso terra. Aveva diversi copricapi, in quanto la corona, riservata alle divinità ed al sovrano, era simbolo di potere con attributi magici.
Tra questi ricordiamo:
la corona bianca, simbolo dell’Alto Egitto;
la corona rossa, simbolo del Basso Egitto;
la doppia corona, simbolo dell’unità del regno, formata dalla combinazione della corona rossa e bianca;
la corona blu con il cobra, usata come elmo di guerra;
il copricapo di forma rettangolare, di lino color oro e turchese, che discende ai lati del viso fino alle spalle, richiamando le ali del falco Horo, portato spesso al posto della corona e circondato dal serpente cobra.
Altri due simboli sono:
il bastone ricurvo del pastore, uno scettro a uncino, per indicare il ruolo di guida che si prende cura del suo popolo;la frusta per mietere il grano, simbolo di Osiride e della fertilità della terra.
Gli Egizi, inoltre, consideravano sacro tutto ciò che svolgeva una funzione importante per la loro vita, infatti, adoravano gli animali utili all’uomo, come il gatto, il coccodrillo, il falco, l’ippopotamo, il serpente, la mucca, il babbuino, le scimmie, lo scarabeo.
Altra divinità importante erano gli elementi della natura, come la luna, il sole o il fiume Nilo, che rendeva fertile la loro terra.
Luoghi sacri
Il tempio egizio non era il luogo in cui ci si recava per pregare, era solo l’abitazione del dio, dove il faraone e i sacerdoti offrivano doni e sacrifici di animali. Era decorato con statue e colonne dipinte. La statua della divinità veniva conservata nella parte più buia e interna de tempio. A questa sala potevano accedere solo il faraone e i sacerdoti più importanti. Intorno erano costruiti altri locali e porticati per le cerimonie pubbliche, le abitazioni dei sacerdoti, i magazzini e la scuola per giovani nobili ( solo maschi) e futuri sacerdoti.
Tempio di Luxor, Egitto
Clicca sull’immagine per scoprire la struttura del Tempio
Il culto dei morti
Secondo gli Egizi l’uomo era formato da un corpo e un’anima. Dopo la sua morte, quest’ultima, abbandonava il corpo e mentre era ancora in vita affrontava il tribunale di Osiride dove il dio Anubi pesava il cuore del defunto. Se il cuore era “leggero” il defunto poteva intraprendere il viaggio nell’aldilà, altrimenti veniva divorato da un mostro con la testa di coccodrillo. Da questa convinzione nacque la pratica della mummificazione dei corpi e la costruzione di tombe simili ad abitazioni, con tutto quello che poteva essere utile al defunto nella vita ultraterrena: mobili, armi, oggetti, cibi…
Piramidi e obelischi
Gli egizi erano ottimi architetti ed hanno lasciato traccia della loro bravura nella costruzione delle piramidi e degli obelischi.
Le piramidi erano una casa-tomba che il faraone si faceva costruire quando era ancora in vita. La costruzione di una piramide richiedeva una progettazione molto dettagliata sia per il reperimento di materiali sia per il trasporto e il posizionamento dei blocchi di pietra. Occorrevano dai 10 ai 20 anni di lavoro, perciò architetti, sacerdoti e scribi iniziavano la progettazione non appena il faraone saliva sul trono. Vi lavoravano moltissimi uomini: tagliatori di pietre, muratori, falegnami…
Come venivano costruite?
Conosciamo nel dettaglio le Piramidi
Un tour virtuale tra le piramidi di Giza attraverso Google maps
Gli obelischi sono pietre spesso monolitiche (unico blocco di pietra), di base quadrangolare, posti in posizione verticale che terminano con una punta appuntita. Come per le piramidi, questi monumenti simboleggiavano il dio Ra, ma erano anche alloggio per il dio stesso, che si credeva abitasse nel suo interno.
Roma è la città
che conserva il maggior numero di obelischi,
vediamolo insieme nel documentario condotto da Alberto Angela
Guarda le simpatiche avventure di “Picchetto”, la piccozza archeologo
La ricostruzione del Tempio di Louxor, in Egitto, attraverso una gif animata
Scarica l’immagine e realizza un copricapo del faraone
Scarica la part.2
Completa il testo con le risposte esatte…
Risolvi il cruciverba
Inserisci le descrizioni nel punto esatto
Gioca con i puzzle!!!
Dal più facile…
…al più difficile!!!
molto bello:)